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Filippo Cappelli, giornalista praticante e studente del Master di Giornalismo della Luiss Guido Carli, è il vincitore della Targa Athesis, il premio dedicato agli under 30, nell’ambito dei premi dell’Unione Cattolica Stampa Italiana “Natale UCSI”. I riconoscimenti dell’UCSI  mirano a valorizzare l’attività giornalistica che racconta storie di solidarietà, legalità e umanità, spesso lontane dai riflettori del grande pubblico. Quest’anno, Filippo Cappelli si è distinto per il suo toccante reportage intitolato «I bambini sorridono tutti nella stessa lingua», un racconto profondo e commovente sul lavoro umanitario nelle zone di guerra di Marco Rodari, conosciuto come Claun Il Pimpa. L’articolo è stato pubblicato su Zeta, la testata del Master di Giornalismo della Luiss.

La storia di Marco Rodari, raccontata da Cappelli, è quella di un clown che opera nelle zone di guerra da oltre sedici anni per portare speranza e sorrisi ai bambini che vivono in questi contesti. La narrazione trasporta il lettore nel cuore della devastazione di Bakhmut, in Ucraina orientale, una città martoriata dal conflitto in corso. È qui che Rodari, vestito da clown, entra nelle cantine dove i bambini si nascondono dalle bombe, riuscendo “a riaccendere nei loro occhi un barlume di meraviglia”. L’articolo racconta episodi di resilienza e umanità: il momento in cui Marco si infila sotto un tavolo per sorprendere una bambina e sua nonna, o il pericolo vissuto quando una bomba ha colpito il nascondiglio dove si trovava.

L’articolo: «I bambini sorridono tutti nella stessa lingua»

Il racconto «I bambini sorridono tutti nella stessa lingua» evidenzia anche il contrasto tra le guerre vissute nei diversi luoghi: in Ucraina, i bambini sopravvivono mesi interi nelle cantine gelide, immersi nel buio e nel silenzio, mentre in Medio Oriente la luce del sole e le attività all’aperto offrono un’illusoria oasi di normalità. Nonostante tutto, ovunque Rodari si rechi, riesce a donare un attimo di gioia, dimostrando che «le bombe fanno tutte lo stesso rumore, ma i bambini sorridono nella stessa lingua».

L’articolo mette in luce anche l’impegno di Marco Rodari nel ricostruire luoghi simbolici per l’infanzia, come la biblioteca di Izjum, trasformata in uno spazio sicuro per i più piccoli, e il suo progetto “Giornata della Meraviglia”, sostenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Attraverso questo racconto, il giornalista Zeta non solo documenta, ma esprime con forza il messaggio che tenere viva l’attenzione sui bambini è essenziale per preservare l’umanità, anche nei contesti più difficili.

Un premio che celebra il potere del giornalismo di raccontare l’impegno civile

I Premi “Natale UCSI” rappresentano uno dei riconoscimenti nazionali dedicati al giornalismo di qualità. Istituiti nel 1994 dalla sezione veronese dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) e intitolati al giornalista Giuseppe Faccincani, questi premi vogliono dare risalto alle storie di solidarietà, legalità e impegno civile, mettendo in luce il “bene che c’è e che non si dice”. Ogni anno, il concorso si propone di valorizzare quei professionisti dell’informazione che riescono a raccontare con sensibilità e profondità il lato costruttivo della società.

Il Premio si articola in diverse categorie, tra cui il miglior articolo pubblicato su testate giornalistiche registrate (quotidiani, periodici o online), il miglior servizio televisivo e radiofonico. Viene inoltre assegnata la Targa Athesis, il riconoscimento speciale per giovani giornalisti o collaboratori under 30, e il premio “Il genio della donna”, pensato per chi valorizza l’impegno femminile nella promozione di valori legati alla solidarietà e alla convivenza civile.

La cerimonia di premiazione si tiene a Verona, coinvolgendo non solo il mondo giornalistico, ma anche rappresentanti delle istituzioni. Nel 2024 il premio celebra il suo trentesimo anniversario, ribadendo la sua missione: promuovere un giornalismo che sappia mettere in luce il positivo, contribuendo così a una narrazione più equilibrata e costruttiva della realtà.