Ha lavorato per 25 anni come giornalista in diverse testate nazionali.

Dopo aver studiato Storia contemporanea all’Università statale di Milano e aver frequentato la scuola di Giornalismo “Carlo De Martino”, nel 1996 inizia la sua carriera come cronista politico all’Agenzia Ansa a Montecitorio.

Nel 2000 viene assunto al desk politico di “Repubblica” per passare un anno dopo alla redazione romana della “Stampa”, dove segue temi di politica interna e internazionale, dalle elezioni francesi al G8 di Genova fino agli attentati dell’11 settembre. Per due mesi racconta da New York l’attacco terroristico all’America e le sue conseguenze.

Nel 2002 torna a “Repubblica” da caporedattore centrale, prima vicario e poi responsabile dal 2004. In questo ruolo contribuisce al passaggio da un giornalismo cartaceo tradizionale a una newsroom che lavora a flusso continuo e si occupa dell’organizzazione delle partnership e delle collaborazioni con altre testate internazionali. Alla fine del 2006 si trasferisce a New York, dove segue tutta la campagna elettorale del 2008 che ha portato alla Casa Bianca Barack Obama.

Nel 2009 diventa direttore della “Stampa”, il più giovane nei 150 anni di storia del quotidiano. Realizza l’integrazione totale tra carta e digitale; ripensa completamente gli spazi e i flussi di lavoro (creando il primo museo di un giornale); contribuisce a fondare il progetto Europa; lavora con Google alla creazione della Digital News Initiative e dello standard Amp e lancia una newsletter quotidiana.

Nel gennaio del 2016 torna a “Repubblica” come direttore, e qui rimane tre anni, focalizzandosi sul giornalismo digitale, lanciando l’app Rep e i Facebook live in Italia. Settimanalizza il giornale con l’introduzione di inserti tematici, tra cui il nuovo magazine culturale domenicale “Robinson”; realizza un completo restyling grafico e scommette sia su nuovi prodotti come documentari e podcast sia sul long form journalism e sulla fotografia.

Ha, inoltre, scritto sei libri. Il primo – “Spingendo la notte più in là” – racconta la storia della sua famiglia, del padre Luigi Calabresi e delle conseguenze del terrorismo sulle vittime e sulla società italiana negli anni di piombo. Tradotto in Francia, Germania e Stati Uniti, ha venduto oltre mezzo milione di copie ed è stato primo nella classifica dei libri più venduti in Italia. L’ultimo libro, pubblicato nel 2019, si intitola “La mattina dopo”.

 

Attualmente, Mario Calabresi si dedica alla scrittura e alla sperimentazione di nuove forme di giornalismo, dai podcast alle newsletter.

 

Mario Calabresi